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NEUE SERIE HANDDRUCK, ARTISANal brand

April 27th 2020

ENG

Neue Serie Handdruck is a brand but also an archive. The project of designers Nicola Chemotti and Elena Meneghini is their effort to narrate and reshape the history of the Handdruck collective active in South Tyrol between 1972 and 1993.


ITA

Neue Serie Handdruck è un marchio e un archivio. È un progetto che nasce dall’idea dei designer Nicola Chemotti ed Elena Meneghini di narrare e ridare forma alla storia del collettivo Handdruck attivo in Alto Adige tra il 1972 e il 1993.

www.neueserie.net

 

ENG

LZ: How was the Neue Serie Handdruck project born?

NSH: It all started through a chance encounter with textile engineer Otto Von Aufschnaiter in his natural yarn shop in Bolzano. On this occasion, through a project for the Faculty of Design and Arts of Bolzano in 2012, we discovered the screen-printed fabrics made by Handdruck, a collective that Aufschnaiter founded in 1972 together with a group of four international designers and artists. After several years in Peru, where he was able to study the local textile culture and collaborate with the weavers of San Pedro de Cajas, he returned to Italy at the end of the 1960s with his wife, and together they opened their shop. They felt the need to produce artifacts and fabrics that would express an updated South Tyrolean identity, and would tell the story of the meeting between two cultures, the Italian and Central European ones. The Handdruck collective worked for more than twenty years to form new local stories through their works, collaborating with glass, wood and textile craftsmen.

Neue Serie Handdruck focuses on this last aspect of their work and has studied their printing on fabric and production of patterns. No one had ever documented their research and projects and their story and work was in danger of being forgotten. The entire production took place in the small screen printing workshop built in the back of their shop, which was dismantled in 1993. Since then, the screens have been lost and only the original designs and some unsold fabrics that are now part of our archive remained.

In 2017 we launched the brand Neue Serie Handdruck with a limited edition of fabrics and puppets that reimagined and redesigned Handdruck archive patterns made over forty years ago by artists Anna Wielander Platzgummer, Erna Hitzberger, Anton Hofer and Carmen Von Aufschnaiter.


IT

LZ: Come nasce il progetto Neue Serie Handdruck?

NSH: Nasce tutto da un incontro casuale, quello con l’ingegnere tessile Otto Von Aufschnaiter nel suo negozio di filati naturali a Bolzano. È in questa occasione che nel 2012, durante un progetto per la Facoltà di Design e Arti di Bolzano, scopriamo alcune delle stoffe serigrafate realizzate da Handdruck, collettivo che Aufschnaiter fondò nel 1972 assieme a un gruppo di quattro designer e artisti internazionali. Dopo diversi anni in Perù, dove ha potuto approfondire la cultura tessile locale e collaborato con i tessitori di San Pedro de Cajas, alla fine degli anni ‘60 è rientrato in Italia con la moglie ed insieme hanno aperto il loro negozio. Sentivano la necessità di produrre manufatti e tessuti che esprimessero un’identità Altoatesina aggiornata, che raccontasse l’incontro tra due culture, quella italiana e quella mitteleuropea. È da questa condizione che il collettivo Handdruck ha lavorato per più di vent’anni a formare nuove storie locali attraverso le loro opere collaborando con artigiani del vetro, del legno e del tessile. Neue Serie Handdruck si focalizza su quest’ultimo aspetto del loro lavoro e ne ha studiato la produzione di pattern e stampa su stoffa.

Nessuno aveva mai documentato la loro ricerca e i loro progetti e questa storia rischiava di essere rimossa. L’intera produzione, si svolse nel piccolo laboratorio serigrafico costruito nel retro del negozio e venne interrotta nel 1993. Da allora, i telai sono andati perduti e a dare traccia della loro pratica rimangono solo i disegni originali ed alcune stoffe invendute che fanno ora parte del nostro archivio.

Nel 2017 abbiamo lanciato il brand Neue Serie Handdruck con una prima collezione a tiratura limitata di tessuti e pupazzi che recuperano e rielaborano i pattern dell’archivio Handdruck realizzati oltre quarant’anni fa dagli artisti Anna Wielander Platzgummer, Erna Hitzberger, Anton Hofer e Carmen Von Aufschnaiter.

Detail of Anna, original drawing by Erna Hitzberger

Detail of Anna, original drawing by Erna Hitzberger

Cataloging Handdruck’s original drawings

Cataloging Handdruck’s original drawings

 
Detail of Neue Serie Handdruck puppets, hand-screen printed on cotton and filled with pure wool from the Sarntal Valley (BZ)

Detail of Neue Serie Handdruck puppets, hand-screen printed on cotton and filled with pure wool from the Sarntal Valley (BZ)

Pattern designed by south tyrolian designer Anton Hofer in the early 1970s

Pattern designed by south tyrolian designer Anton Hofer in the early 1970s

ENG

LZ: How does the memory of the Handdruck archive come alive in your objects? What is your contribution?

NSH: The intention is to extend the original project by presenting new objects and colour combinations starting from the different materials in the archive. Our contribution ranges from the choice of producers and materials. The wool supplier is in Val Sarentino and is the son of the shepherd who originally supplied the collective. We have chosen to continue this collaboration to maintain a dialogue with the territory. We also revisited the patterns and products, and did the art direction of the website and our social media. To the original material we added a new character, Otto, a male figure that was missing and was born with the same graphic elements present in the other puppets.

The very choice of maintaining production in the north of Italy and in limited quantities allows us to guarantee the selection of excellent materials and to be able to follow our brand’s entire supply chain, which was the fundamental decision on which this project was based.


IT

LZ: Come rivive la memoria dell’archivio Handdruck nei vostri oggetti? Quale è nel dettaglio il vostro contributo?

NSH: L’intento è quello di estendere il progetto originale, presentando nuovi oggetti e combinazioni di colori a partire dai diversi materiali presenti nell’archivio. Il nostro contributo spazia dalla scelta dei produttori e dei materiali utilizzati, il fornitore della lana è in Val Sarentino ed è il figlio del pastore che riforniva il collettivo in origine, abbiamo scelto di continuare la collaborazione per mantenere un dialogo con il territorio. Abbiamo anche rivisitato i pattern e i prodotti, e poi curato l’art direction del sito internet e dei nostri canali social. Al materiale originale abbiamo aggiunto un nuovo personaggio, Otto, figura maschile che mancava e che è nata con gli stessi elementi grafici presenti negli altri pupazzi.

La scelta stessa di mantenere la produzione nel nord Italia e in quantità limitate ci permette di garantire una selezione di ottimi materiali e di poter seguire l’intera rete di lavoro che il nostro brand produce, è stata la prima decisione fondamentale su cui fondare questo progetto.

 

ENG

LZ: From your experience and/or your research, how is the demand for artisanal but at the same time contemporary products like yours evolving? In Italy? Abroad?

NSH: We have found a strong interest from small establishments that practice a careful curatorial choice, which select and boost brands like ours, where the product becomes part of a wider narrative. They are often shops/galleries that see the artistic value of artisanal products as well as their commercial value. We have come into contact mainly with establishments in Switzerland and the United Kingdom but also New York where there seems to be a more diversified and research-oriented market. We would very much like to create relationships of this kind also in Italy. Here at the moment we are working exclusively with independent shops in Milan and South Tyrol.


IT

LZ: Dalla vostra esperienza e/o dalle vostre ricerche come si sta evolvendo la richiesta di prodotti artigianali ma allo stesso tempo contemporanei come i vostri? In Italia? All’estero?

NSH: Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte di piccole realtà che attraverso un’attenta scelta curatoriale, selezionano e valorizzano brand come il nostro, dove il prodotto diventa parte di una narrazione più ampia. Spesso sono negozi/galleria, che quindi riconoscono nel prodotto artigianale anche un valore artistico oltre che commerciale. Siamo entrati in contatto principalmente con realtà in Svizzera e Regno Unito ma anche New York dove sembra ci sia un mercato più diversificato e attento alla ricerca. Ci piacerebbe molto riuscire a creare relazioni di questo tipo anche in Italia, qui al momento stiamo muovendo esclusivamente con negozi indipendenti a Milano e in Alto Adige.

Rooster, captured by photographer Federico Floriani

Rooster, captured by photographer Federico Floriani