Aki Watanuki,
Textile Designer
October, 28th 2021
ENG
Aki Watanuki is a Japanese textile designer and graphic artist based in Japan. After studying painting, garment creation and French literature in Japan, she resided in Finland for 10 months in 2009 to discover Nordic textile design. Afterwards she continued to study textile design in France at ENSCI – Les Ateliers where she learned many different skills that allowed her to use textile through graphical expression, weaving and product design. For 8 years, she worked in pattern design and used weaving as a way of finding new, exciting ways to textile. From 2020, Aki is based in Hirokawa, Japan for her research and projects using "Locale Materials and Crafts" as keyword. She initiated the project called “Bon Voyage”.
ITA
Aki Watanuki è una designer tessile e artista grafica giapponese. Dopo aver studiato pittura, confezione per abbigliamento e letteratura francese in Giappone, ha vissuto in Finlandia per 10 mesi nel 2009 per scoprire il design tessile nordico. In seguito, ha continuato a studiare design tessile in Francia all'ENSCI - Les Ateliers dove ha appreso molte competenze diverse che le hanno permesso di usare la materia tessile come espressione grafica, nella tessitura e nel design del prodotto. Per 8 anni, ha lavorato nel pattern design e ha usato la tessitura come un modo per trovare nuovi ed eccitanti spunti. Dal 2020, Aki vive a Hirokawa, in Giappone, per le sue ricerche e progetti che utilizzano "Locale, Materiale e Artigianato " come parole chiave. È fondatrice del progetto "Bon Voyage".
ENG
LZ: You are a trained textile designer, who has dedicated herself to creating awareness and spreading knowledge on the traditional textile techniques of the Hirokawa district.
With your work at Hirokawa New Edition you are researching and working with creatives, craftspeople, and manufacturers. How do you find the balance between working in service of a larger cause, and having your own creative output?
AW: It is always exciting to work with craftspeople or manufacturers, I can acquire new knowledge and experience different techniques. I try to see their philosophy, situation or difficulties from different angles and to understand their products by communicating with them. Then, I bring my design or ideas which come from my personal experiences and propose this to them.
Working with others for me is about communicating and learning other points of view, but also sharing some objectivity.
IT
LZ: Sei una designer tessile, che si è dedicata a creare consapevolezza e a diffondere la conoscenza delle tecniche tessili tradizionali del distretto di Hirokawa.
Con il tuo lavoro a Hirokawa New Edition stai lavorando e facendo ricerca con creativi, artigiani e produttori. Come trovi l'equilibrio tra il lavoro al servizio di questa “vocazione” e la tua produzione creativa personale?
AW: È sempre appassionante lavorare con artigiani o produttori, posso acquisire nuove conoscenze e sperimentare tecniche diverse. Cerco di comprendere la loro filosofia, la loro situazione o il loro problema da diverse prospettive e di capire i loro prodotti comunicando con loro. Poi, elaboro il mio design o le mie idee che provengono dalle mie esperienze personali e lo propongo loro.
Lavorare con gli altri per me significa comunicare e imparare altri punti di vista, ma anche condividere un certo sapere oggettivo.
ENG
LZ: Hirokawa New Edition and Lottozero both have a big theme in common: Crafts.
What is your vision of the role of craft and the craftsperson? Where does the designer come into play and what can these two figures do for each other?
AW: For some people living in a contemporary manner, craft may not be considered as something ordinary but as a special thing. Moreover, people think of crafts as an expensive art, reserved for only few or purely related to historical objects which have no connection to our daily life. By researching “Kurume Kasuri” textiles and their craft, I can appreciate the historical aspect and the traditional technique, however my main purpose is to bring craft into the contemporary as a living object. Craft is an aggregation of wisdom, technique, and culture as human invention, so I think it should not only be preserved in relation to luxury but also updated and appreciated within daily life.
IT
LZ: Hirokawa New Edition e Lottozero hanno entrambi un grande tema in comune: l'artigianato.
Qual’è la tua visione del ruolo dell'artigianato e dell'artigiana/o? Dove entra in gioco il designer e cosa possono fare queste due figure l'una per l'altra?
AW: Per alcune persone che hanno uno stile di vita contemporaneo, l'artigianato può essere considerato come qualcosa di non ordinario, come una cosa speciale e diversa. Inoltre, la gente pensa all'artigianato come a un'arte costosa, riservata a pochi o puramente legata a manufatti storici che non hanno alcun legame con la nostra vita quotidiana. Ricercando i tessuti “Kurume Kasuri” e le loro caratteristiche, ne apprezzo l'aspetto storico e la tecnica tradizionale, ma il mio scopo principale è quello di portare l'artigianato nel contemporaneo come qualcosa di vivo.
L'artigianato è un'aggregazione di saperi, tecniche e cultura, inteso come invenzione umana, quindi penso che non dovrebbe essere conservato solo in relazione al mondo del lusso ma anche reso attuale e apprezzato nella vita quotidiana.
ENG
LZ: What about textiles and their means of production? What is your opinion on high tech machinery, digitalization, and production streamlining? Are we facing new issues, or reviving the questions of the Arts and Crafts movement?
AW: Since I have come to Hirokawa, one of the traditional textile districts where the “Kurume Kasuri” fabric is made, I have become more and more interested in small or medium production and the scale within manual processes, like fabrics made on hand looms or vintage motored shuttle looms. Of course, costs and production time increase, and the work becomes less efficient compared to conventional industrial methods like mass produced fabrics woven on high-speed shuttle-less looms.
In creation and production on small and medium scale, the process, the sales system, but also the philosophy and values behind the product become more visible, and often reflect a higher coherence to the surrounding context compared to mass-production. Working on this kind of scales makes me want to be more conscious towards not only creating beautiful, functional, or commercial fabrics, but also directly questioning myself on how I want to co-exist in this world with others, nature, and my local context.
IT
LZ: Qual è la tua opinione sui macchinari high tech, la digitalizzazione e la razionalizzazione della produzione per quanto riguarda i tessuti e i loro mezzi di produzione? Siamo di fronte a nuovi quesiti o stiamo rivivendo le questioni del movimento Arts and Crafts?
AW: Da quando sono venuta a Hirokawa, uno dei distretti tessili tradizionali dove si producono i tessuti "Kurume Kasuri", mi sono interessata sempre di più alla piccola o media produzione e ai processi manuali, come tessitura a mano o la tessitura su telai a navetta d'epoca. Naturalmente, i costi e i tempi di produzione aumentano, e il lavoro diventa meno efficiente rispetto ai metodi industriali convenzionali, come la produzione in massa su telai senza navetta ad alta velocità.
Nella creazione e produzione su piccola e media scala, il processo, il sistema di vendita, ma anche la filosofia e i valori dietro al prodotto diventano più visibili, e spesso riflettono una maggiore coerenza con il contesto circostante rispetto alla produzione di massa. Lavorare su questo tipo di scala mi fa desiderare di essere più consapevole, non solo nel creare tessuti belli, funzionali o commerciali, ma anche nell’interrogarmi direttamente su come voglio coesistere in questo mondo con gli altri, la natura e il mio territorio.