SAURO GUERRI, Textile entrepreneur
March 24th 2020
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Sauro Guerri is the owner of Progetto Lana, a Prato-based company run by the Schneider Group, specialized in the recovery and upgrading of textile waste (generated at the various stages of transformation of the textile supply chain and from cashmere post-consumption), from which it obtains new fiber, mainly used by the carding industry.
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Sauro Guerri è il titolare di Progetto Lana, azienda pratese controllata dal Gruppo Schneider, specializzata nel recupero e nobilitazione degli scarti tessili (provenienti dalle varie fasi di trasformazione della filiera tessile e dal post consumo relativamente al cashmere), da cui genera nuova fibra, utilizzata principalmente dall’industria del cardato.
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LZ: What are the manufacturing steps in the fibers’ regeneration process?
SG: The process starts with qualitative selection, a fundamental step in textile recycling; this is followed by mechanical operations that partly take place within our company and partly are delegated to others for specific services. We are referring, above all, to wet or dry ravelling and, where necessary, to carbonization. Once all the correct "mechanical" operations have been concluded, the standard procedure can be continued, as for the other raw materials.
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LZ: Quali sono le fasi di lavorazione nel processo di rigenerazione della fibra?
SG: Si parte dalla selezione qualitativa, step fondamentale nell’ottica del riciclo tessile; seguono poi operazioni meccaniche che in parte possono svolgersi all’interno della nostra azienda oppure essere delegate a terzi per lavorazioni specifiche. Parliamo soprattutto di stracciatura a bagno o a secco e, dove serve, di carbonizzatura. Una volta prodotta una corretta “meccanica”, si può proseguire nell’iter standard, come per le altre materie prime.
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LZ: What materials are we talking about, where do they come from? According to which criteria is the waste selected for the regeneration process?
SG: In our case we are talking about pre-consumer waste that comes from the textile supply chain process: wool combing, spinning, warping, twisting, weaving and sewing. At Progetto Lana we work only natural-animal fibers, such as wool, cashmere, mohair, alpaca etc.
The scraps are mainly selected for standards of finesse and color. The finesse is a much more difficult standard than the color and generally the fibers are divided in fine, medium and ordinary. This classification can become even more detailed if it is possible to accumulate massive quantities of material, generating further subgroups. Experience and vocation are needed for this profession which is particularly demanding.
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LZ: Di quali materiali stiamo parlando, da dove arrivano? Secondo quali criteri vengono selezionati gli scarti idonei al processo di rigenerazione?
SG: Nel nostro caso parliamo di scarti pre-consumo che vengono dal processo di filiere del tessile: pettinatura delle lane, filature a pettine e cardate, orditure, ritorciture e tessiture, fino alle confezioni. A Progetto Lana lavoriamo solo fibre naturali-animali, quali lana, cashmere, mohair, alpaca ecc.
Gli scarti vengono selezionati principalmente per finezza e colore. Le finezze sono molto più difficoltose delle coloriture e in genere si raggruppano in fini, mezzo fini e ordinari. Questa classificazione può diventare ancora più minuziosa se si riescono ad accumulare massicci quantitativi di materiale, originando ulteriori sottogruppi. Occorrono esperienza e vocazione per questo mestiere che è particolarmente impegnativo.
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LZ: The recycling of rugs and the regeneration of fibres, dating back to the second half of the 19th century, is deeply connected to the textile tradition of the city of Prato. What scenario do you envision for the future?
SG: Logically thinking, Prato should have a strong future assured , but obviously, since nothing should ever be given for granted, we will have to act according to the "double v”: virtuous and vigilant! Virtuous because ours is a miraculous job, that gives back new life to something that should end up burnt or buried, with all the implications that follow in terms of sustainability and economy. We must therefore be vigilant and commit ourselves, so that this work will not be polluted and debased by unprofessional people, who are only interested in the economic advantage they can gain from this moment in which sustainability is a widely discussed topic, reducing all of us to "waste dealers!".
The great expertise that we have gained over time and handed down from generation to generation, together with modern technologies and equipment, can lead us to excellent quality levels. Moreover, we provide certifications that guarantee processes and products; certifications which we, together with our associations, want and promote to maintain our uniqueness and certify the quality of our product.
Last but not least, we need our government to be more concretely involved in the circular economy and create specific laws, as recycling is and will increasingly become a duty and not just a mere possibility!
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LZ: La lavorazione degli stracci, risalente alla seconda metà dell’800, è strettamente connessa alla tradizione tessile della città di prat. Quale scenario prefiguri per il futuro?
SG: Logica vorrebbe che Prato avesse il futuro assicurato, ma ovviamente, siccome nessuno regala mai niente, dovremo essere “doppia v” cioe’ virtuosi e vigili! Virtuosi perchè il nostro è un lavoro che ha del miracoloso, perchè restituisce a vita nuova qualcosa che dovrebbe finire bruciato o sotterrato, con tutte le implicazioni che ne conseguono a livello di sostenibilità e di economia. Dobbiamo quindi essere vigili e impegnarci affinché questo operare non venga inquinato e svilito da persone poco professionali, interessate esclusivamente al vantaggio economico che possono trarre da questo momento in cui si parla molto di sostenibilità, riducendo tutti noi a “spacciatori di rifiuti”!
La grande competenza che abbiamo maturato nel tempo e tramandato da generazione in generazione, assieme alle tecnologie e alle apparecchiature moderne, possono portarci a livelli di qualità eccellenti. A queste si aggiungono le certificazioni che garantiscono processi e prodotti; certificazioni che noi per primi, con le nostre associazioni, vogliamo e promuoviamo per mantenere la nostra unicità e attestare la qualità del nostro prodotto. Inoltre, abbiamo bisogno che il nostro governo entri più concretamente nell’ottica dell’economia circolare e crei leggi ad hoc, dato che il riciclo è e diventerà sempre più un dovere e non una mera possibilità!