Helen Mirra at Civitella Ranieri, 2016. Photo: Giorgia Fanelli

Helen Mirra at Civitella Ranieri, 2016. Photo: Giorgia Fanelli

HELEN MIRRA, ARTIST

May 27th 2020

ENG

Helen Mirra was born in 1970 in Rochester, New York. She lives and works in Muir Beach, California.
Mirra’s pieces are formally minimal and made with natural materials, such as wool blankets, raw linen, hand-dyed cotton banding.
In a practice dictated by the action of walking, an essential component and ever underlining to Mirra's practice, she has produced weavings, prints, writings, sound recordings. Aware of practices of artists such as Anni Albers, André Cadere, John Cage, Douglas Huebler, and Ree Morton, Mirra has evolved her specific and personal attitude, which travels on the edge where logic and geology meet time.    


ITA

Helen Mirra è nata a Rochester (New York) nel 1970. Vive e lavora a Muir Beach in California.
Le opere di Mirra hanno un aspetto minimale e sono realizzate con materiali naturali, come coperte di lana, lino grezzo, fettucce di cotone tinte a mano.
All’interno di una pratica artistica dettata dall’azione del camminare, componente essenziale e sempre presente all’interno del suo lavoro, l’artista ha prodotto tessiture, stampe, opere testuali e registrazioni sonore. Consapevole delle modalità di lavoro di artisti come Anni Albers, André Cadere, John Cage, Douglas Huebler e Ree Morton, Mirra ha sviluppato un personale e specifico approccio, che si muove sul crinale dove la logica e la geologia incontrano la dimensione del tempo.

www.hmirra.net

 

ENG

LZ: You define yourself a "walking experiment". What does that mean? 

HM: Thank you for the nice question. I definitely don't define myself as anything. What I mean is, I don't think of myself as fixed. Though I have described myself as a walking experiment. I don't know what it means, exactly. Though I think it signifies that I don't tend to identify in the more common ways people seem to identify themselves (E.g. as female, or as Ashkenazi, or as an artist). Walking means 'not much' to me. What I mean is, I love walking because it isn't special. And what about the experiment part? It means I don't know where I'm going. I just try to take care of the elements I find myself with, trusting it will lead onward, without trying to control the outcome.


IT

LZ: Hai definito te stessa “walking experiment”. Cosa significa questa espressione?

HM: Grazie per la bella domanda. In realtà non mi definisco con niente. Ciò che intendevo dire è che non penso a me stessa come qualcosa di prestabilito. Nonostante avessi descritto me stessa come “walking experiment”, non so cosa significhi esattamente. Penso tuttavia che alluda al fatto che non tendo ad identificarmi nei modi con cui solitamente le persone sembrano identificare se stesse (ad esempio come femmina, come ebrea ashchenaziti o come artista). Camminare significa “non molto” per me. Ciò che intendo è che amo camminare perché non è un’attività speciale.
E che dire riguardo all’aspetto sperimentale? Significa che non so dove sto andando. Cerco solamente di prendermi cura degli elementi in cui mi imbatto, confidando che questo mi porti ad un avanzamento, senza cercare di controllare il risultato. 

December (Pylos), linen, mushroom-dyed wool, 45 x 31 cm, 2018. Photo: Stephen White

December (Pylos), linen, mushroom-dyed wool, 45 x 31 cm, 2018. Photo: Stephen White

 
Hourly field notes, 23 October, Iwabushiwakare (detail), ink on cotton, 11.2 x 100 cm, 2013

Hourly field notes, 23 October, Iwabushiwakare (detail), ink on cotton, 11.2 x 100 cm, 2013

 
1-21 May, linen, silk, wool, 56.5 x 25.5 cm, 2017 

1-21 May, linen, silk, wool, 56.5 x 25.5 cm, 2017

ENG

LZ: What is the relationship between walking and weaving in your recent works?

HM: I could also say I am a woven experiment. Meaning, I'm made of vertical elements, such as wakefulness, and independence, and horizontal ones, such as interdependence, and rest. And these things combine in familiar and changing ways. The relationship between the walking and weaving for the past few years has been all-important, and invisible. Both activities are simple, basic, fundamental to our species.


IT

LZ: Qual’è la relazione tra camminare e tessere nei tuoi lavori recenti?

HM: Potrei anche dire che sono un “woven experiment”. Nel senso che sono fatta di elementi verticali, come l’insonnia e l’indipendenza, e di elementi orizzontali, come l’interdipendenza e il riposo. E queste cose si combinano tra loro in modi sia familiari che mutevoli.
La relazione tra camminare e tessere negli ultimi anni passati è stata importantissima e invisibile. Entrambe sono attività semplici, basilari, fondamentali per la nostra specie.

 

ENG

LZ: For the long–term project Standard Incomparable you invited people of all ages and experience level to weave with the following parameters: to use local undyed natural fibres to make a weaving the length of the weaver's arm, with seven alternating stripes the width of the weaver's hand. Since the project is now almost finished, what do you see when you look at this substantial collection of artefacts, all similar and yet all so exceptionally and humanly different?

HM: Well, I don't literally see it – because I think of seeing as really being–with – and I am in Northern California and the collection is in Scotland (at Cample Line), and I did not go to install it there, because it was seemed most appropriate, for various reasons, both ecological–ethical and conceptual, not to.
In my mind's eye I see it as sublimely weird and lovely, unsophisticated and vast. And I'm full of gratitude towards everyone who participated and supported the project. I take no credit. Though I know many people helped it along, in a way it seems to me like the project itself imagined itself and came into being. And then half-dispersed itself (as each weaver made two weavings, and therefore one became part of the collection, and the other was sent to another participant) and then moved and appeared as a collection, from Boston to Southern California to Northern Italy to Boston to Northern California to Scotland.
And is now set to disperse itself again, in a different way, into the landscape around the former textile mill where it is currently installed.


IT

LZ: Per il tuo progetto a lungo termine intitolato Standard Incomparable hai invitato a tessere persone di tutte le età e di diverso livello di esperienza, con questi parametri: l’utilizzo di fibre naturali non tinte, con cui realizzare una tessitura che fosse lunga quanto la misura del braccio del tessitore (o della tessitrice), composta da sette strisce alternate della larghezza corrispondente alla mano del tessitore/tessitrice.
Adesso che il progetto è quasi giunto alla sua conclusione, cosa vedi quando guardi questa ampia collezione di manufatti, tutti simili eppure così eccezionalmente e “umanamente” differenti?

HM: Beh, in senso letterale non la vedo - poiché intendo l’atto del vedere come un’azione che implica l’essere in presenza - infatti mi trovo nel Nord della California e la collezione attualmente è in Scozia (presso Cample Line). Né sono andata là per installarla, perché non mi sembrava il caso per vari motivi, sia ecologici-etici che concettuali.
Nella mia mente la vedo come una cosa strana in maniera sublime, e bella, non sofisticata e vasta. E sono piena di gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato e supportato il progetto. Non mi prendo alcun merito. Anche se so che molte persone hanno aiutato nel percorso, in un certo senso mi sembra che il progetto stesso si sia immaginato e sia nato da solo. Poi per metà esso si è disperso (poiché ogni tessitore ha realizzato due manufatti, così che uno è diventato parte della collezione e l’altro è stato inviato ad un altro partecipante), e poi si è messo in moto e ha fatto la sua apparizione come collezione, da Boston al Sud della California, fino al Nord Italia, a Boston nuovamente, al nord della California e alla Scozia.
E adesso è destinato a disperdersi nuovamente, in un modo diverso, nel paesaggio intorno all'ex stabilimento tessile dove è attualmente installato.

Installation view, Standard Incomparable, Cample Line, 2020. Photo: Mike Bolam

Installation view, Standard Incomparable, Cample Line, 2020. Photo: Mike Bolam