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Sarah Brunnhuber, Designer

May 8th 2020

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Sarah Brunnhuber is a textile designer working to change and disrupt the wasteful fashion system.

She grew up in London and studied at Design Academy Eindhoven. Currently she is based in Copenhagen.


ITA

Sarah Brunnhuber è una designer tessile impegnata nel trasformare e arrestare lo spreco nel sistema moda.

È cresciuta a Londra e ha studiato alla Design Academy di Eindhoven. Attualmente vive e lavora a Copenaghen.

www.sarahbrunnhuber.com

 

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LZ: How do you see the young contemporary design landscape and where do you position yourself in it?

SB: I am truly optimistic about the current young contemporary design landscape. I am inspired on a daily basis by how young designers are responding to key global issues, particularly within fashion. Now more than ever, during this global crisis you see creativity and care working side by side. I think this is the key. Having a bit more care, kindness, craft and reflection on what and how we produce.

Craft is at the core of my work. I am convinced that no matter how digital the world becomes, we will always value something made by hand. My work explores craft in relation to industrial and digital processes. I try to find harmony there, but with craft guiding the process. I try to tell a production story with my work.

Having had a more general design education, I have the freedom to jump from title to title. At the moment I suppose I would call myself a textile system designer.


IT

LZ: Come vedi il panorama del giovane design contemporaneo e come ti posizioni all’interno di esso?

SB: Sono davvero ottimista per l'attuale panorama del giovane design contemporaneo. Quotidianamente sono ispirata da come i giovani designer rispondono ai principali problemi globali, in particolare nell'ambito della moda.
Ora più che mai, durante questa crisi globale si vedono creatività e “cura” lavorare fianco a fianco. Penso che questa sia la chiave. Avere un po' più di cura, gentilezza, arte del fare e riflessione su cosa e come produciamo.

L'artigianato è al centro del mio lavoro. Sono convinta che non importa quanto digitale diventerà il mondo, apprezzeremo sempre qualcosa fatto a mano. Il mio lavoro esplora l'artigianato in relazione ai processi industriali e digitali. Lì cerco di trovare armonia, ma con l'arte del mestiere che guida il processo. Cerco di raccontare una storia di produzione attraverso il mio lavoro.

Avendo avuto un'educazione al design in senso lato, ho la libertà di saltare da una definizione all'altra. Al momento suppongo che mi definirei una progettista di sistemi tessili.

Weave (k)not waste, 2018 Woven garment fabric development

Weave (k)not waste, 2018
Woven garment fabric development

 
Eccentricity within Uniformity, 2018 Collection of modular garment components

Eccentricity within Uniformity, 2018
Collection of modular garment components

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LZ: You work with concepts of modularity and zero-waste. What does a concrete and practical approach to sustainability look like to you?

SB: Focusing on production and education to create valued garments. I see two main problems: on the one hand we produce far too much, and customers on the whole know very little about how their garments are produced.

If we can find a way to only produce on demand, on a large scale, and share beautiful, visual information on how products are made, I really believe we can create a system where customers make conscious, well-informed decisions on garments they will love and cherish for a very long time.


IT

LZ: Lavori con concetti di modularità e zero-waste. Cosa significa per te un approccio concreto e pratico alla sostenibilità?

SB: Concentrarsi sulla produzione e l'educazione per creare capi di valore. Vedo due problemi principali: da un lato produciamo troppo e dall’altro i clienti nel complesso sanno ben poco di come vengono prodotti i loro capi.

Se riusciamo a trovare un modo su larga scala per produrre solo su richiesta e condividere belle informazioni visive su come vengono fatti i prodotti, credo davvero che possiamo creare un sistema in cui i clienti prendano decisioni consapevoli e ben informate sugli indumenti che vorranno amare e apprezzare per molto tempo.

 

ENG

LZ: Which are the most important questions design needs to find answers to right now and how do textiles factor in?

SB: I’m trying to ask myself: how can I use more of what we already have? The textile and fashion industry being so polluting, there should be no excuse for using virgin materials. There are so many existing resources we should all make better use of.

Also, how can we collaborate more? To make true systemic change we need to communicate across disciplines, share knowledge and support each other. The industry can often be so secretive, elitist and competitive. How can we change that?

A big part of my work is looking at how we can teach and share processes with customers in an interesting way. How can we engage people to care more about how objects are made and how to care for them?


IT

LZ: Quali sono i quesiti più importanti ai quali il design deve trovare risposte in questo momento e che ruolo hanno i tessuti in ciò?

SB: Sto cercando di chiedermi: come posso usare di più di ciò che già abbiamo? L'industria del tessile e della moda è così inquinante che non ci dovrebbero essere scuse per l'utilizzo di materiali vergini. Ci sono così tante risorse esistenti che tutti dovremmo sfruttarle meglio.

Inoltre, come possiamo collaborare di più? Per avviare un vero cambiamento sistemico dobbiamo comunicare tra le diverse discipline, condividere conoscenze e sostenerci a vicenda. L'industria è spesso così riservata, elitaria e competitiva. Come possiamo cambiare tutto questo?

Una grande parte del mio lavoro si sta dedicando a come poter insegnare e condividere i processi con i clienti in un modo che risulti interessante. Come possiamo coinvolgere le persone a interessarsi di più a come sono fatti gli oggetti e a come prendersi cura di essi?

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